Nella casa d’infanzia della scrittrice Colette è tutto come un tempo | Testo e foto di Gabriella Bosco

A Saint-Saveur (Borgogna) si rivivono ancora le atmosfere di un secolo fa. Sono d’aiuto le tante pagine dedicate da Gabrielle ai suoi vecchi luoghi, quando non immaginava di scrivere, ma dimostrava alla madre una grande vivacità. Il suo rapporto con il fratello e la sorella maggiore.

 

Per aver confrontato un sogno esatto con una realtà infedele, Léo – sessantatreenne, era il 1929 – rimase devastato. Appena tornato, andò a trovare la sorella Gabrielle, la scrittrice Colette, che all’epoca abitava, a Parigi, in un appartamento le cui finestre davano sui giardini di Palais Royal, e con poche parole, le sole di cui era capace, le raccontò che cos’era successo. Aveva voluto tornare a Saint-Sauveur-en-Puisaye, per vedere la casa della loro infanzia, quella in cui avevano abitato mezzo secolo prima, dove avevano trascorso anni felici tutti insieme, lui con Gabrielle – che aveva sette anni di meno – con la madre Sidonie-Gabrielle, con il padre il capitano Jules-Joseph e con i due figli che la loro mamma aveva avuto da un primo matrimonio: Juliette, considerata la “straniera” per via del suo carattere chiuso, chiuso dentro i libri che leggeva, e Achille, che sarebbe diventato medico, e che avrebbe avuto un destino triste. Léo aveva voluto tornarci per rivivere la sua infanzia da silfo. Ma la visita si era trasformata in un incubo, nulla corrispondeva più al ricordo sognato, precisissimo. La realtà si era dimostrata terribilmente infedele.

Tra tutti gli affronti, il più terribile era quello che aveva privato un certo cancello del suo canto. Quando Léo aveva spinto con il gesto abituale l’anta libera dal lucchetto, rimasto senza chiave, aspettando le quattro note, vive nella memoria come le avesse sentite l’ultima volta quello stesso mattino – î-i-ian – non ne era uscito nulla. Un silenzio agghiacciante. (…)

 

Ph. L’ingresso principale della casa natìa di Colette con la celebre scala “zoppa” per via del diverso numero di gradini da un lato e dall’altro.

 

Il reportage completo è pubblicato su Reportage numero 51 (luglio-settembre 2022), acquistabile in libreria e direttamente sul nostro sito, in versione cartacea e digitale.

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