Gela, nel ghetto di Santa Lucia apoteosi del degrado | Testo di Jerry Italia foto di Miriam Alé

Oltre all’inquinamento del petrolchimico, comune a tutta la cittadina siciliana, il quartiere di edilizia popolare sconta anni di isolamento e di abbandono. I residenti sono stati lasciati soli, nonostante le promesse dei politici. Il caso di una madre e di un figlio, entrambi sulla sedia a rotelle, che non possono uscire.

 

Sorto nel 1970 come quartiere di alloggi popolari, il Quartiere Santa Lucia, periferia di Gela, estremo sud della Sicilia, è diventato negli ultimi dieci anni simbolo di rinascita per una città che ha faticato parecchio a scrollarsi di dosso l’appellativo di “Mafiaville”, coniato negli anni Novanta per raccontare gli anni di piombo della guerra di mafia con decine di vittime. Ed è in quegli anni che il quartiere venne battezzato “Bronx”, la culla dei “baby killer” della Stidda, la piazza di spaccio più grande del territorio.

Oggi, nel 2022, le cicatrici di quel periodo sono ancora molto evidenti. Ferite ancora aperte si vanno a sommare a quelle solo parzialmente rimarginate, ma ancora dolorose, lasciate da cinquant’anni di industria pesante, col petrolchimico Eni – diventato Green Refinery dal 2014 – che alla città aveva regalato sogni e speranze. Sogni e speranze che nel tempo sono svanite lasciando sempre più interrogativi sui danni all’ambiente e sulla stessa sostenibilità economica ed ecologica della raffinazione, fino alla situazione attuale, con uno stabilimento in gran parte chiuso, l’aria inquinata, tante aree contaminate da bonificare e numerosi procedimenti in corso per danni ambientali e malattie sul luogo di lavoro. La crisi dell’industria e la fine del “sogno texano” di Gela hanno così dato il colpo di grazia alle fasce più fragili della popolazione, quella delle periferie, già provate dalla povertà, dalla mancanza di lavoro e dal giogo della criminalità organizzata. Ed è quello che è accaduto anche a Santa Lucia. (…)

 

Ph. Il blocco nord delle palazzine popolari del quartiere Santa Lucia.

 

Il portfolio completo è pubblicato su Reportage numero 51 (luglio-settembre 2022), acquistabile in libreria e direttamente sul nostro sito, in versione cartacea e digitale.

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