E a Mosca c’è la corsa al certificato falso dei vaccini anti-Covid | Testo di Michela Cannovale

Prospera il mercato nero. La richiesta e l’acquisto dei documenti contraffatti avviene on line, il più delle volte tramite Telegram. Molti hanno meno paura del contagio che degli effetti della vaccinazione, obbligatoria, ma gratuita. Se in forma digitale il costo è di 30mila rubli, pari a 350 euro.

 

“Ottenere un certificato falso non è così difficile. Tu credi che sia difficile, ma non lo è”. Valerij Zelenskij, 42enne che lavora per una società di impianti siderurgici a Mosca, mi racconta nel dettaglio i particolari di un mercato nero, quello dei certificati falsi di vaccino anti-Covid, che in Russia ha cominciato a prosperare nei forum segreti di Internet negli ultimi mesi. Chi vende i documenti contraffatti è ben consapevole del fatto che sempre più russi sono talmente diffidenti nei confronti del vaccino che, piuttosto che sottoporsi all’inoculazione, sono disposti persino a considerare le possibilità che questo mercato offre: “Perché – dice Valerij – essere scoperti fa molta meno paura dei potenziali effetti del vaccino, e ancora meno degli effetti della stessa malattia”.

Funziona così: la richiesta e l’acquisto dei certificati fasulli avviene online, “il più delle volte tramite Telegram”, mi spiega. E non è un caso. Telegram è una piattaforma di messaggistica criptata: vuol dire che il suo contenuto è protetto da un codice segreto che ne impedisce la lettura in chiaro. Una volta avvenuta la richiesta, inviati i dati personali dell’acquirente, il venditore contatta un professionista medico con accesso ai vaccini, il quale butta via – letteralmente – il contenuto della fiala relativa alla prima dose e accoppia il numero di serie della ala al nome del cliente. Tre settimane dopo, lo stesso procedimento viene ripetuto per la seconda dose.

“Poi si può decidere – continua Valerij – se avere un certificato in forma cartacea, oppure, per qualche soldo in più, quello in versione digitale, che finisce nel registro nazionale dei vaccinati”. In verità non è solo qualche soldo in più. Per il primo, il prezzo si aggira attorno ai 1.200 rubli (14 euro circa): trattandosi di una contraffazione relativamente economica, l’attestato cartaceo non appare sul portale dei servizi pubblici del governo, che contiene in teoria solo le versioni elettroniche dei certificati di vaccinazione legittimi.  (…)

 

Ph. Tre ragazzi per le strade di Mosca durante la pandemia (foto agenzia iStock/Getty Images)

 

Il servizio completo è pubblicato su Reportage numero 48 (ottobre-dicembre 2021), acquistabile in libreria e qui in versione cartacea e digitale.

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