Le case per gli studenti l’eterno problema della città di Bologna | Testo e foto di Giovanna Dell’Acqua

L’emergenza abitativa è esplosa prima della pandemia. I proprietari preferiscono affittare ai turisti con la formula dell’Airbnb piuttosto che ai fuorisede. Giammarco si è diplomato al Conservatorio e ora suona in piazza Maggiore con il cartello “cerco stanza in affitto”. Le storie di Tecla, Giorgia, Elena e della comunità congolese…

 

LA CASA È UN IMPASTO DI CEMENTO, sacrifici, mattoni, ambizioni, calce e intenzioni. C’è chi la progetta e chi la sogna. La casa è il traguardo di un progetto: è il futuro stesso che ha trovato finalmente alloggio nel presente. Cosa accadrebbe se i nostri sacrifici di gioventù non trovassero ospitalità? Probabilmente si cambierebbe programma, rotta. Se quindi chi cerca una sistemazione è un ragazzo che decide di iscriversi all’Università in una città sconosciuta, questa necessità di avere un porto sicuro diventa ancora più urgente dal momento che entrano in campo il diritto allo studio e il desiderio di costruirsi una vita. La scelta di frequentare un corso di studi in una città che non è la propria comporta diverse conseguenze spesso complicate da gestire, perché oltre a lasciare famiglia e affetti, chi è fuorisede si trova a dover affrontare incombenze pratiche ed economiche non da poco, legate soprattutto alle spese per l’affitto.

La ricerca di un alloggio per chi viene da fuori non è mai stata semplice; a Bologna, città univer- sitaria per eccellenza, il fenomeno dell’emergenza abitativa era già esploso prima della pandemia. Con l’incremento del turismo in città, infatti, i proprietari di immobili hanno preferito investire in affitti brevi stile Airbnb per ottenere guadagni maggiori. Oggi, passata l’emergenza Covid, con il ritorno delle lezioni universitarie in presenza, il nuovo boom del turismo e il caro bollette che ha spinto i proprietari ad alzare i prezzi, la ricerca di un alloggio a costi affrontabili è diventata quasi impossibile.

A Bologna il 62 per cento dei residenti è proprietario di casa, mentre il restante 38 per cento, insieme ai fuorisede, lotta contro prezzi che sono lievitati rispetto agli anni precedenti: il costo di una stanza va mediamente dai 500 ai 700 euro circa e a volte arriva anche a 900 spese escluse, per non parlare poi dei contratti in nero e delle truffe on line denunciate nei social da chi cerca casa. (…)

 

Ph. Giammarco, che nel 2021 si è diplomato al Conservatorio, ora suona la chitarra in piazza Maggiore con il cartello “cerco stanza in affitto”.

 

Il servizio completo è pubblicato su Reportage numero 55 (luglio-settembre 2023), acquistabile qui in formato cartaceo e in digitale.

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