Ecuador, la vittoria dei contadini dopo uno sciopero di diciotto giorni | Testo di Federico Nastasi, foto di Edu Leon

La “plataforma de lucha” riguardava, in particolare, una moratoria dei debiti bancari, i sussidi al prezzo dei fertilizzanti, il caro-benzina, la promozione della cultura indigena. Nonostante l’ostilità dei mass media, molti abitanti delle città hanno ospitato i manifestanti. L’accordo verrà perfezionato nei prossimi mesi.

 

“Tornate presto!”, grida la folla, salutando la carovana di camion, auto, moto, bus, che riaccompagna gli indigeni da Quito, la capitale dell’Ecuador, alle proprie comunità. Lo scorso 30 giugno, dopo diciotto giorni di sciopero consecutivi decisi dalle organizzazioni indigene – lo sciopero più lungo degli ultimi 20 anni – governo e manifestanti hanno firmato un accordo che accoglie alcune delle richieste della piazza e mette fine alla mobilitazione. Le proteste erano dirette contro l’aumento dei beni di prima necessità e delle materie prime, soprattutto la benzina, indispensabile per il trasporto dei prodotti agricoli che gli indigeni vendono nei mercati delle città.

Oltre al controllo dei prezzi, la Plataforma de Lucha, il decalogo degli indigeni, riguardava in particolare una moratoria dei debiti bancari dei contadini, il riconoscimento dei sussidi ai prezzi dei fertilizzanti, la promozione della cultura indigena, con l’educazione bilingue in spagnolo e quechua, gli investimenti in salute. Problemi strutturali che vengono da lontano. Non a caso, le comunità indigene sono in cima alle classifiche di povertà, denutrizione infantile, salari e lavoro nero. La loro inclusione sociale è il problema irrisolto del Paese. L’attuale costituzione, in vigore dal 2008, definisce l’Ecuador un Paese plurinazionale e riconosce ai popoli indigeni il diritto alla terra e alle risorse naturali, le proprie lingue, identità e tradizioni ancestrali. Ma molti di questi diritti sono solo carta, mentre le diseguaglianze sono reali. (…)

 

Ph. Il fronte dei manifestanti indigeni.

 

Il reportage completo è pubblicato su Reportage numero 52 (ottobre-diceembre 2022), acquistabile in libreria e direttamente sul nostro sito, in versione cartacea e digitale.

About author