L’industria indiana dei capelli che prospera grazie ai credenti | Testo e foto di Ines Della Valle

Ogni anno otto milioni di induisti rendono omaggio alla statua del dio Murugan a Palani e si sottopongono alla tonsura. Non ricevono nulla in cambio, ma le loro chiome alimentano un mercato internazionale di proporzioni immense: parrucche, extension, imbottiture per materassi, fertilizzanti.

 

Incanalata da alte transenne di ferro, una lunga fila di persone si snoda verso la funicolare che porta al tempio in cima a Sivagiri, la collina che sovrasta la città di Palani. L’antichissimo Arulmigu Dandayudhapani Swami, dedicato a Murugan, il dio della guerra, è oggi circondato da alte mura rosse e bianche, che lo nascondono quasi completamente. I fedeli aspettano anche tre ore, pressati gli uni contro gli altri nel caldo soffocante della stagione secca indiana, per poter accedere alla stanza centrale del tempio dove la statua di Murugan è custodita. Una volta davanti all’idolo sono permessi solo pochi secondi di preghiera prima che le guardie del tempio inizino a urlare e a spingere la gente fuori dalla stanza.

Ogni anno circa otto milioni di fedeli visitano Palani per rendere omaggio a Murugan, quasi un milione dei quali si sottopongono anche al rituale della tonsura: rasarsi i capelli a zero, dedicando il gesto al dio della guerra, è una delle pratiche più antiche della religione induista, un atto di devozione e di abbandono totale dell’ego. La tonsura viene eseguita principalmente nei templi del sud dell’India e solo per tre delle divinità più importanti del panteon induista: Murugan, Vishnu e Mariamman. Ci si rasa in diverse età e in diverse occasioni della vita:
i bambini, ad esempio, quando compiono un anno, come ringraziamento del nuovo arrivo in famiglia e atto propiziatorio per il futuro. Ma nel corso della sua esistenza, una persona si raserà i capelli molte altre volte: per chiedere un miracolo o per ringraziare di averlo ricevuto, o semplicemente in seguito a un impulso devozionale. Per le donne rasarsi significa cedere una chioma di capelli lunghissimi e curati – il simbolo più alto della loro bellezza e femminilità – sui quali moltissimi lucreranno. (…)

 

Ph. Una ragazzina viene sottoposta rito della tonsura all’esterno del tempio di Idumban a Palani.

 

Il servizio completo è pubblicato su Reportage numero 49 (gennaio-marzo 2022), acquistabile in libreria e qui in versione cartacea e digitale.

 

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