Lungo la Costiera Amalfitana dove la paura è legata alle incognite economiche | Testo e foto di Flaviana Frascogna

Il turismo non dovrebbe diminuire, ma rimarrà la cicatrice del periodo di chiusura e alcune attività cesseranno. I casi di Saveria, Pietro, Angela, Gennaro detto il “Piccoletto”, della Lizart ceramiche, dell’operaio rocciatore, di molti agricoltori e pescatori. E c’è il problema degli stagionali.

 

L a costa è tutta un susseguirsi di burroni, rupi, pinnacoli, rivestiti di ulivi e, in alto, di cespugli. La Statale 163 è deserta. Il mare senza barche è di un azzurro intenso. All’interno di una curva intravedo un piccolo cancello verde come sospeso tra le montagne e il mare. È la mia prima destinazione. Saveria vive in questa splendida casa situata su una roccia a picco sul mare di Positano. È un’escursionista che accompagna i viaggiatori nei luoghi più particolari e nascosti della costiera amalfitana per un’immersione nella cultura locale, nelle antiche tradizioni, nei profumi e nei sapori di questa terra. Ora sfrutta la chiusura forzata dell’attività per dedicarsi alla vita di campagna e alla scrittura. Cucina, semina l’orto, si occupa delle sue due pecore, che si chiamano Clementina e Valentina, e delle sue galline. Conoscere Saveria mi trasmette un senso di sicurezza, mi mette a confronto con uno stile di vita completamente diverso dal mio, il che contribuisce risollevare il mio umore. Durante questo mio viaggio lungo la Costiera Amalfitana ai tempi del Covid-19 riscontro, mentre scatto foto alle persone che incontro, differenze sociali e geografiche. Più mi allontano dalla mia città, Napoli, meno le zone mi sembrano colpite dalla pandemia. (…)

 

 

ph. Il mare della Costiera Amalfitana fotografato dalla terrazza di un ristorante panoramico sulla Statale 163 durante l’emergenza Covid-19.

 

Il servizio completo è pubblicato su Reportage numero 43, acquistabile in versione cartacea e in digitale.

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