Gli ultimi migranti quelli in fuga dal Venezuela | Testo e foto di Nicolò Filippo Rosso

Oltre 4,5 milioni di persone hanno lasciato il Paese. Il flusso che attraversa ogni giorno il confine con
la Colombia, sfruttando le rotte dei contrabbandieri, è continuo. Il governo ha chiuso la frontiera, ma sono ancora trecento i “varchi” attivi. Un fenomeno esploso nel 2016 per via della crisi economica e sanitaria.

 

Un continuo flusso di migranti dal Venezuela attraversa ogni giorno il confine con la Colombia. Alcuni entrano dai ponti internazionali, mentre altri evitano il controllo dei passaporti, spesso difficili da ottenere, o il pagamento dei dazi doganali, utilizzando le rotte dei contrabbandieri. Il governo venezuelano ha ufficialmente chiuso la frontiera con la Colombia a febbraio, ma ad oggi sono ancora attivi oltre 300 passaggi clandestini.

La crisi migratoria è cresciuta drasticamente dal 2016, quando gli effetti della politica totalitaria e dell’instabilità sociale ed economica in Venezuela raggiunsero un punto di non ritorno. L’accentra- mento del potere nelle mani del presidente Nicolas Maduro e le frizioni con i Paesi limitrofi e partner commerciali hanno portato alla disintegrazione dell’economia di quello che era uno dei Paesi più ricchi dell’America Latina. Con le più grandi riserve di petrolio al mondo, il Venezuela oggi fatica a mantenere le infrastrutture necessarie all’estrazione del greggio. Le esportazioni sono drasticamente diminuite da quando gli Stati Uniti, il principale acquirente del petrolio venezuelano, hanno imposto sanzioni economiche, nell’ambito della loro “lotta strategica al Socialismo” e, per decisione del presidente Trump, hanno interrotto le importazioni. La crisi economica ha rivelato il fallimento di una linea politica che per oltre una decade si era guadagnata numerose simpatie per le sue politiche sociali e la promessa di una società equa.

I leader mondiali attaccano il governo venezuelano, ma alcuni Paesi – sebbene molto lentamente – si muovono per mitigare le difficoltà dei migranti che si trovano forzati a lasciare il loro Paese. Donne, bambini e anziani, i più esposti alla crisi, sono lasciati ampiamente dimenticati dalle politiche di governo e da un giornalismo concentrato sugli assetti economici e geopolitici più che sul dramma delle famiglie costrette a emigrare alla ricerca di un cambiamento. (…)

 

 

ph. Un gruppo di bambini Venezuelani si accalca alla porta di un Centro di attenzione di Achnur per ricevere borse d’acqua potabile nella città di frontiera di Paraguachón, La Guajira, Colombia.

 

Il servizio completo è pubblicato su Reportage numero 42, acquistabile in versione cartacea e in digitale.

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