Una rivoluzione senza veli

 

La “primavera araba” è donna e passa anche attraverso il corpo femminile. Lo ha dimostrato Aliaa Magda el Mahadi, blogger egiziana che sul suo diario online ha pubblicato alcune fotografie di nudo artistico, che ritraggono lei e altre persone senza abiti sulle parti intime, nonché illustrazioni e immagini erotiche: otto foto di nudi sotto il titolo di “arte nuda”, che hanno suscitato scalpore e condanne in Egitto. Sul suo blog, infatti, A Rebel’s Diary, come sui suoi account Facebook e Twitter, si definisce “‘laica, liberale, femminista, vegetariana, individualista, egiziana” e cita le parole di un’altra rivoluzionaria blogger tunisina, Hanane Zemali: “Mi spoglio contro il maschilismo e l’oppressione della donna musulmana, contro la società della violenza, del razzismo, della molestia sessuale e dell’ipocrisia“. Aliaa, che ha vent’anni e studia comunicazione e media alla American University del Cairo, si definisce atea dall’età di sedici anni e spiega che gli adesivi gialli rappresentano “la censura sulla nostra conoscenza, la nostra espressione e la nostra sessualità“.

Come non considerare queste nuove forme di espressione come un “meta-reportage” di questi tempi?

 

 

Fonte: A Rebel’s Diary (Egitto)

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