L’erosione delle spiagge ha colpito soprattutto la Sicilia e la Calabria | Testo e foto di Angelo Scelfo

Tra San Leone ed Eraclea Minoa (provincia di Agrigento) sono state letteralmente annientate e, nei casi più fortunati, ridotte a brevi lembi di sabbia e detriti. Negli ultimi cinquant’anni, in Italia, abbiamo perso in media 23 metri di profondità di arenile lungo tutti i 1.750 chilometri di costa in arretramento.

 

Negli ultimi cinquant’anni, in Italia, i litorali in erosione sono triplicati ed è come aver perso in media 23 metri di profondità di spiaggia lungo tutti i 1.750 chilometri di costa in arretramento. Il fenomeno è maggiormente diffuso nel Sud, specialmente in Sicilia, dove la provincia più colpita è quella di Agrigento. Tra San Leone ed Eraclea Minoa le spiagge naturali sono state letteralmente annientate e nei casi più fortunati ridotte a brevi lembi di sabbia e detriti, per le nuove spiagge invece si è ricorsi alla costruzione di barriere e “pennelli” artificiali lungo la costa. Negli ultimi vent’anni, inoltre, Agrigento ha perso il 42 per cento delle sue spiagge, ovvero su sedici chilometri di costa, nove sono stati dichiarati non balneabili per pericolo di frane. Ormai da qualche mese la collina del Kaos, l’unica spiaggia di Agrigento, può essere tenuta in considerazione come esempio lampante e drammatico dell’erosione costiera. È una situazione che mette a rischio soprattutto la strada statale 640 (conosciuta come “Strada degli scrittori” in onore dell’itinerario che ripercorre i luoghi vissuti e descritti nei loro romanzi dagli scrittori siciliani come Pirandello, Sciascia, Tomasi di Lampedusa e molti altri), che in alcuni tratti corre a meno di dieci metri dal ciglio eroso.

Osservando la forma della costa e la sua evoluzione nel corso degli ultimi vent’anni, tuttavia, non si riscontra un arretramento costante e diffuso lungo tutto il tratto, come si sarebbe dovuto verificare se i fattori responsabili del processo fossero stati unica- mente l’innalzamento del livello del mare e l’azione delle mareggiate, ma è anzi evidente, in alcuni punti, un’erosione accelerata, verosimilmente imputabile ad attività antropiche. L’Anas sostiene che negli ultimi dieci anni, a causa dell’erosione costiera, la collina sia arretrata di due metri l’anno, per un totale ad oggi di venti metri, ma quello che soprattutto preoccupa sono le cinque frane registrate negli ultimi mesi, testimonianza di una forte accelerazione del processo. (…)

 

Ph. La barriera artificiale realizzata di recente per la difesa della spiaggia di Eraclea Minoa.

 

Il servizio completo è pubblicato su Reportage numero 56 (ottobre-dicembre 2023), acquistabile qui in formato cartaceo e in digitale.

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