La Pianura padana è diventata la nuova Terra dei Fuochi | testo di Floriana Bulfon

Cresce il business dello smaltimento illegale dei rifiuti: dal Piemonte al Veneto, il sistema di connivenze tra imprenditori senza scrupoli e intermediari della criminalità organizzata si è trasferito al Nord. Settecento roghi in tre anni. “La merda è oro”, ha detto uno degli intercettati.

 

Colline multicolori stipate dentro a capannoni, enormi crateri trasformati in tombe della morte e la spazzatura che diventa inferno. In cielo si alzano nubi nere cariche di diossina, le fiamme sono alte metri, l’odore ti stordisce.

Dal Piemonte al Veneto divampa l’incendio. La geografia della spazzatura è cambiata e la nuova terra dei fuochi è padana. Non ci sono più le colonne di tir che di notte scendevano con gli scarti del nord, pronti a essere seppelliti nel “triangolo della morte” campano. Ora i rifiuti procurati con regolari appalti risalgono lungo l’autostrada del Sole ed entrano nel tunnel dello smaltimento illegale. Immondizia accatastata che invece di essere trattata viene trasformata in fumo, divorata dal fuoco che fa sparire tutto a costo zero.

Ad essere incendiati sono soprattutto scarti di plastica e carta per imballaggi che prima venivano spediti nella grande pattumiera cinese. Da quando Pechino ha dichiarato guerra all’inquinamento e gli impianti europei sono occupati a smaltire quello che prima finiva in Oriente, depositi privi di autorizzazione e terreni sono diventati discariche abusive. Pronte per essere date alle amme. Migliaia di tonnellate bruciate che provocano danni ambientali e emissioni di diossina fino a 100 volte sopra il limite europeo. Una catena di roghi che pare inarrestabile.

Claudia Mannino, dei Verdi, tiene un conto aggiornato: in tre anni sono 700. Negli ultimi mesi la media è arrivata anche a uno ogni due giorni, ottomila i reati legati alla gestione illegale dei rifiuti calcolati da Legambiente solo nel 2018. Del resto il business illegale collegato ai reati contro l’ambiente non conosce crisi: è salito a 16,6 miliardi di euro, il 15 per cento in più in un solo anno. (…)

 

 

ph. L’incendio in un deposito di rifiuti in via Chiasserini alla Bovisasca (foto Silvano Del Puppo/ Fotogramma)

 

Il servizio completo è pubblicato su Reportage numero 41, acquistabile in versione cartacea e in digitale.

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