Zambia, il piombo che uccide i bambini – di Daniele Bellocchio

Nel lontano 1902, nelle vicinanze di Kabwe, venne scoperta una grande quantità di piombo estraibile. La città dello Zambia, che oggi conta più di 250mila abitanti, all’epoca faceva parte della Rhodesia settentrionale, una colonia britannica: le autorità iniziarono immediatamente uno sfruttamento intensivo dei giacimenti di piombo e di altri metalli senza porsi alcuna domanda su quelle che sarebbero potute essere le conseguenze per gli abitanti. Negli anni successivi l’estrazione di piombo, cadmio, manganese e titanio si intensificò, venne costruita anche una ferrovia per il trasporto dei minerali. La miniera rimase attiva fino al 1994 anno in cui cessarono ufficialmente le attività perché ritenute poco economiche, ma la gente continuò a scavare a mani nude. Oggi Kawbe è il posto più inquinato al mondo. Addirittura a venti chilometri dal centro abitato l’acqua è inquinata a causa dell’altissima presenza di metalli e l’eccezionale concentrazione di piombo nell’aria, nel sottosuolo, ovunque, ha minato l’avvenire di generazioni di bambini.

“Sono stato in almeno venti luoghi tossici in tutto il mondo e ho studiato molti siti contaminati dal mercurio, dal cromo e dal piombo, ma posso dire che i livelli di Kabwe sono senza precedenti”, ha detto il professor Jack Caravanos, esperto di salute ambientale alla New York University. Il quale, in un’intervista al Guardian, dopo un sopralluogo nella cittadina che dista solo 100 chilometri dalla capitale Lusaka, ha aggiunto: “Qui ci sono migliaia di persone vittime dell’inquinamento, non centinaia come in altri luoghi”.

A Kawbe il piombo sta falcidiando la popolazione e uccidendo soprattutto ragazzi e bambini. I livelli del metallo, in media, sono di cinque o dieci volte più elevati rispetto ai livelli ammissibili dell’agenzia statunitense per la protezione dell’ambiente, così elevati da uccidere. E in tal Caravanos  ha spiegato che l’avvelenamento da piombo rimane nel corpo per tutta la vita e non può essere ”espulso”. E dopo aver visto i livelli di piombo estremamente alti e comuni nei bambini, ha confermato: “Sono molto diffusi problemi sanitari gravi, inclusi i danni al cervello, la paralisi e tragicamente anche i decessi”.

I racconti della gente di Kabwe sono scioccanti: alcuni rivelano di bambini con danni cerebrali, altri con paresi e cecità, tutti sintomi dell’avvelenamento da piombo, mentre altre testimonianze dicono persino che il rendimento scolastico e la capacità di concentrazione dei bambini di Kawbe è inferiore rispetto a quello dei coetanei che abitano altrove.

La conferma scientifica della gravità della situazione proviene da uno studio che ha analizzato la presenza di piombo in 246 bambini e tutti erano al di sopra del limite di sicurezza di 5 microgrammi per decilitro di sangue. La stragrande maggioranza era però superiore ai 45 microgrammi per decilitro di sangue, (una quantità che provoca danni al cervello, al fegato e all’udito)e otto bambini sono risultati avere un tasso di piombo di oltre 150 microgrammi per decilitro: per loro la morte è quasi una certezza.

Solo nel 2015 alcune Ong hanno iniziato a intervenire. Più di 120 case sono state bonificate e la Banca Mondiale ha dato il via libera allo stanziamento di 40 milioni di dollari per un lavoro di bonifica del territorio, oltre che a un lavoro terapeutico per tutti coloro che risultano avere eccessivi livelli di piombo nel sangue. Il piano è in attesa del nulla osta del governo di Lusaka, la speranza è che non sia la burocrazia a creare un ulteriore ostacolo alla risoluzione del problema.

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