“Mi chiamo Ghost e lotto contro le mafie ambientali”

testo di Milena Prisco – fotografie di Mauro Pagnano

Smonta il cellulare e toglie la batteria perché “così possiamo stare tranquilli” dice, poi si siede. Fuori dalla finestra si vede il profilo del Vesuvio, un pandoro rovesciato. “Ci sono state delle volte – racconta – che ho rischiato di rimanerci secco. Come quella notte in cui mi trovavo in un campo agricolo con la telecamera per verificare, attraverso il cancello elettrico, se un’azienda smaltiva illecitamente i propri rifiuti tossici. Noi sapevamo che scaricava nelle fogne, ma sulla carta sembrava tutto regolare. Eravamo in venti uomini. Il padrone sospettava che gli stessimo dietro. Non c’era nessuno a quell’ora, l’ultimo camion era uscito mezz’ora prima. I miei si erano allontanati per non dare nell’occhio e io ero rimasto solo per le riprese: sarebbero tornati a prendermi dopo poco…” (…)

 

Potete leggere l’articolo integrale su Reportage n.17, acquistabile in ebook e dal 15 gennaio disponibile in libreria.

 

About author