India magical mystery tour

7.90

Il viaggio di Giancarlo Liviano D’Arcangelo in India inizia a Delhi, nella Client Hall dell’Hotel Surya Five Stars. India Magical Mystery Tour è la disanima feroce delle dinamiche del turismo organizzato di lusso, retaggio delle pratiche colonialiste delle culture occidentali.

Descrizione

India Magical Mystery Tour – di Giancarlo Liviano D’Arcangelo

Il viaggio di Giancarlo Liviano D’Arcangelo in India inizia a Delhi, nella Client Hall dell’Hotel Surya Five Stars. India Magical Mystery Tour è la disanima feroce delle dinamiche del turismo organizzato di lusso, retaggio delle pratiche colonialiste delle culture occidentali. Si legge nel libro, “è come se entro le mura dei Five Stars vigesse l’unica, vera garanzia di non aggressione possibile tra esseri umani, l’ancestrale regola antropologica in grado di registrare tutti gli spiriti terrestri su un regime di fiducia contraccambiata, qualsiasi siano le differenze caratteriali tra confratelli e gli approcci alla vita immaginabili: la certezza, reale o simulata, di appartenere alla stessa fascia di censo”.

È un’India per principianti occidentali ricchi e affamati di esotico, quella che l’autore ci mostra. Un’ India data in pasto a schiere compatte di non viaggiatori. È un’anti India, se così possiamo definirla. Eppure è un attraversamento misterico, questo lungo reportage, in grado di rilevare le lacune e le nevrosi delle società consumistiche occidentali. Dalla lente deformata e cangiante del territorio indiano osserviamo i cortocircuiti culturali e semiotici di più umanità a confronto. È affidato a una parola poetica e crudele, questo viaggio, allo sguardo di un testimone di eccezione che riesce nel tentativo di portare alla luce le crepe di un Occidente che non ha ancora imparato a indagare l’alterità, se non da un piedistallo protetto di superbia. Un Occidente potente e spaventato – da rassicurare e nutrire con ninnoli esotici. Quella parte di umanità abbiente in cerca di “esperienze”, segregata in greggi protette da strutture fisiche e antropologiche che, per antonomasia, dividono l’uomo dall’unica vera esperienza del viaggio. La possibilità di un incontro.