E gli imam per pregare scelgono lo streaming e la videochat | fotoreportage di Jean-Marc Caimi e Valentina Piccinni

Quarantena e Ramadan hanno costretto i musulmani a “raggiungere” Allah attraverso piattaforme digitali come You Tube e Facebook. Ma non sono state poche le guide spirituali, quelle meno ricche e seguite, che hanno affidato i loro messaggi spirituali ai propri telefonini…

 

Nel corso degli ultimi dieci anni le più importanti istituzioni religiose di qualsivoglia confessione si sono attivate per essere presenti in rete con i loro siti ufficiali. I recenti sviluppi globali legati alla pandemia in atto hanno fatto incrementare questa tendenza evidenziando un nuovo e impressionante potenziale della trasmissione della fede per mezzo dei social media. Su piattaforme mainstream come YouTube e Facebook, in streaming video e chat rigorosamente dal vivo, la religione è stata portata nelle case e sui dispositivi elettronici di un pubblico enorme. Nell’Islam questo fenomeno ha raggiunto un picco senza precedenti in ragione di due eventi che si sono sovrapposti temporalmente: il lockdown globale e il Ramadan. L’impossibilità per i fedeli di recarsi nelle moschee per celebrare le preghiere collettive o di intraprendere i pellegrinaggi ha spinto migliaia di imam e lettori del Corano a organizzarsi in modo “creativo” per diffondere il loro messaggio, usando i mezzi a loro disposizione: dal vecchio cellulare appoggiato su di un tavolo alla troupe televisiva con tanto di effetti speciali. Preghiere, recite e commenti delle sūre si sono susseguite in diretta sui social media, dalla Mecca a Giacarta, dal North Jersey a Lagos, con sermoni trasmessi dai luoghi più sorprendenti, moschee vuote, università, piazze di villaggi, fino a stanze bene arredate e garage completamente spogli. Costretti anche noi al confinamento e al distanziamento sociale, abbiamo documentato questa rivoluzione della pratica religiosa seguendo il Ramadan on-line, fotografando attraverso lo smartphone e il computer luoghi, comunità e cerimonie solitamente di non facile accesso: dai più celebri imam con migliaia di seguaci sui social media a quelli con solo un paio di spettatori, una gamma incredibile di predicatori della fede da Paesi e culture diversi, sono stati in grado di assicurare a un miliardo e mezzo di musulmani le loro preghiere. (j-m.c. – v.p.)

 

 

ph. Lo sceicco Ibrahim Kairim, da Kargil, India, live su Youtube per una lettura del Corano. Il suo sermone viene trasmesso da una canale specializzato nella diffusione della cultura islamica.

 

 

Il servizio complet0 è pubblicato su Reportage numero 43, acquistabile in versione cartacea e in digitale.

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