Madagascar, la lotta tra i “posseduti” e il loro esorcista – testo e foto di Riccardo Bononi

Perle è una ragazza di 26 anni con la passione per la musica pop, i vesti eleganti, gli smalti colorati e i peluches. Vive in una grande casa rosa nella città di Toliara, sulla costa meridionale del Madagascar. È un’esorcista da un paio di anni lavora per la Chiesa luterana malgascia, liberando ogni giorno dal demonio chiunque venga creduto vittima di possessione. Il tempo, nella casa di Perle, scorre con un ritmo rarefatto, scandito dalle lunghe sessioni di preghiera, interrotte solo da qualche selfie distratto e dalle ore passate davanti allo specchio alternando con naturalezza le minigonne al velo e alla lunga tunica bianca, simbolo della purezza dei pastori esorcisti.

La quotidianità di Perle, che conserva l’immagine di Cristo tra uno smalto fluo e i numerosi prodotti cosmetici, è un chiaro indizio del percorso che l’ha portata a diventare ciò che è. La storia comincia nel 2012 quando Perle inizia a soffrire di cisti ovariche. I costi eccessivi delle cure proposte conducono Perle a intraprendere strade terapeutiche alternative, passando dai guaritori tradizionali a un prete cattolico dagli autoproclamati poteri taumaturgici. (…)

 

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