Da Basilea con il tramway anche in Francia e Germania – di Angelo Mastrandrea foto di Pino Covino

Zoll Friedlingen foto pino covino

Maurizio Grandinetti, musicista di origini calabresi, a Basilea per lavoro da una ventina d’anni, non ha quasi mai messo piede in un supermercato svizzero. Ogni sabato prende l’auto e supera il confine con la Francia: a pochi chilometri ci sono diverse fattorie e un mercato a prezzi economici nella piazza del paesino di Saint Louis. Simone Moraes, brasiliana di Recife, sposata con un tedesco nato e vissuto nel cantone dei Grigioni, nelle stesse ore prende il tram numero 8 che dalla centralissima Marktplatz, dominata dal cinquecentesco municipio, attraversa il quartiere popolare di Kleinbasel dove si gonfia di immigrati, costeggia lo stabilimento della multinazionale della chimica Basf e, superato il Reno, supera la frontiera con la Germania in poco più di venti minuti. Simone scende alla prima fermata in terra straniera, lasciando che l’unico tram d’Europa che sconfina in un altro Paese prosegua verso il capolinea tedesco, poi s’infila nel mastodontico Rhein center, un megacentro commerciale strategicamente costruito a ridosso della frontiera. Ma ci sono shopping center per tutti i gusti, dai supermercati tradizionali al Little Italy, fino al biologico di qualità Alnatura. Si paga in euro, naturalmente, e gli svizzeri non se ne lamentano certo. (…)

 

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