A casa di Munib Al-Masri il miliardario palestinese – di Michele Monni foto di Pietro Masturzo

Nablus, Cisgiordania, 10 aprile 2015. Munib al-Masri (81) nella sua villa in stile palladiano che ha costruito tra il 1998 e il 2000 e che ha battezzato  "La casa della Palestina".

Nablus, Cisgiordania, 10 aprile 2015. Munib al-Masri (81) nella sua villa in stile palladiano che ha costruito tra il 1998 e il 2000 e che ha battezzato “La casa della Palestina”.

 

 

Che cosa ci fa la riproduzione esatta, a grandezza naturale, di una delle più belle ville del Palladio in cima a una collina circondata da colonie israeliane nel bel mezzo dei Territori occupati palestinesi? Bisogna chiederlo al suo proprietario: il “Duca di Nablus”, al secolo, Munib Al-Masri, miliardario palestinese. Nato nel 1934 nella città fondata in onore dell’imperatore Flavio (Flavia Neapolis) da una famiglia di piccoli commercianti, quando aveva diciotto anni Al-Masri si trasferì negli Usa per studiare geologia all’Università del Texas. Qui conobbe sua moglie, Angela, e cominciò la sua scalata d’imprenditore e di protagonista degli ultimi cinquant’anni di storia del conflitto israelo-palestinese.
Al-Masri non è solamente il più ricco palestinese al mondo – c’è chi sostiene che il suo patrimonio ammonti a un terzo dell’intera economia cisgiordana – ma è anche membro del Comitato esecutivo dell’Olp (l’Organizzazione per la liberazione della Palestina), presidente di Padico, una holding che controlla 35 compagnie nella borsa palestinese, e direttore generale del Palestine investment fund (Pif), il più grande fondo di investimenti dei Territori (…)

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